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10 BUONE RAGIONI PER STUDIARE ITALIANO A VENEZIA

Venezia da oltre mille anni è un sogno prima ancora che un luogo geografico. Un posto unico dove studiare italiano, un luogo che ha saputo mantenere intatto nel tempo il fascino dei secoli, grazie ad un patrimonio culturale immenso che l’ha resa città amata e visitata da persone provenienti da ogni parte del mondo, affascinate, dalle atmosfere romantiche, dai tesori d’arte che non si cessa mai di scoprire, da quell’unicum rappresentato da un labirinto di canali, ponti, calli, riflessi, palazzi di marmo, chiese, luci che sempre cambiano e che sempre sembrano reinventarla, improvvise aperture, orizzonti morbidi, colori che generazioni di pittori hanno studiato e cercato di riprodurre. Un sogno appunto.

Ciò che rende Venezia così particolare e unica è sicuramente legato all’atmosfera che questa città offre quotidianamente a chi la vive e a chi la sceglie come meta turistica. La prima cosa che si nota quando si arriva è la lentezza che la contraddistingue, qui non ci sono le macchine o i tram tipici di una città metropolitana: ci si muove a piedi o in barca, e di conseguenza ogni persona è indotta alla socializzazione e all’incontro. Passeggiando per Venezia avrai mille occasioni per parlare italiano con la gente del luogo. Il ritmo dei passi riavvicina con il nucleo profondo e antico di questa città, con il suo respiro. Nei canali il rumore regolare dei remi che si immergono nell’acqua racconta di un rapporto antico con la natura fatto di fatica, di silenzio, ed è un ritmo che Venezia tutela con le sue società remiere che coinvolgono migliaia di cittadini e che hanno nella Vogalonga a Maggio e nella Regata Storica a Settembre i due momenti salienti di visibilità e testimonianza.

Fin dai tempi della Serenissima, Venezia è stata sempre una città molto aperta alle altre culture: l’Arsenale, un’ampia zona cintata dove si costruivano le navi che avrebbero rappresentato il vanto e la fortuna di Venezia, vero e proprio complesso industriale studiato e ammirato in tutto il mondo (al punto che lo stesso Dante Alighieri ne parlerà nella sua ‘Divina Commedia’)  offriva lavoro a molti dalmati, greci, tedeschi e armeni, e Venezia non ha mai rinunciato all’accoglienza di ebrei e turchi, e arabi anche quando in Europa si espandevano scontri di civiltà e guerre di religione. Un suo famoso cittadino, Marco Polo, portò la curiosità dei veneziani e la loro vocazione per il commercio fino all’estremo oriente, arrivando alla corte del Khan in Cina e regalando alla letteratura e alla storia quel favoloso libro di memorie di viaggio che è Il Milione.

Poiché l’unico collegamento con la terraferma è il Ponte della Libertà, ultimato nella prima metà del Novecento, risulta inevitabile, quindi utilizzare le barche, dove si ‘’voga alla veneta’’, cioè in piedi, con uno o due remi, guardando avanti. Tale pratica, antichissima, immortalata nei quadri da Carpaccio a Longhi a Canaletto, è praticabile anche per uno studente di lingua italiana che voglia provare questo tipo di esperienza così particolare, iscrivendosi ad una remiera o grazie a delle associazioni che per un modico prezzo insegnano questa tecnica antichissima ma molto divertente. Frequentare un corso di italiano a Venezia ti darà l’opportunità di scoprire la Venezia segreta, quella che sfugge al semplice turista di passaggio.

Per chi non ha voglia di cimentarsi con questo sport, è sempre possibile farsi portare in giro in gondola, lungo il Canal Grande vera vetrina dello splendore veneziano, con la sua lunga teoria di palazzi bizantini, gotici e rinascimentali, oppure andando a perdersi nel dedalo di canali dove la magia del silenzio, specie la sera, regalerà emozioni del tutto inattese.

Venezia e la sua laguna sono un tutt’uno. Le molte isole, tra le più famose ricordiamo Murano, l’isola del vetro o Burano, l’isola dei merletti e dei colori accesi, Torcello con la sua antichissima Cattedrale, primo insediamento dei veneziani all’epoca delle invasioni barbariche, o le meno note isole della Certosa e di Sant’Erasmo, ovvero gli orti di Venezia in cui si producono grandi quantità di frutta e di verdura ( e di recente anche vino ) tra cui il famoso e gustosissimo carciofo violetto di Sant’Erasmo, sono un insieme di occasioni da non perdere per chi vuole studiare italiano a Venezia per più settimane e godere anche di questo aspetto meno noto ma non per questo meno affascinante di Venezia. Facilmente raggiungibili con i trasporti pubblici, queste isole ospitano tesori di arte e natura, ottimi ristoranti dove poter approfittare di prodotti Bio delle aziende locali come del pesce fresco che in queste zone è particolarmente abbondante. Tra le isole molto amate dal turismo internazionale ricordiamo anche l’isola di San Michele, sede del cimitero cittadino, dove hanno trovato sepoltura famosi artisti, poeti musicisti che sono meta di pellegrinaggio dei loro ‘fans’.

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Un discorso a parte merita la lunga striscia di terra che separa la laguna di Venezia dal mare, cioè il Lido di Venezia, con le sue spiagge rese famose da Thomas Mann. Luogo di villeggiatura, la cosiddetta ‘isola verde’ per i suoi lunghi viali alberati e rigogliosi giardini, è sede della Mostra Internazionale del Cinema, l’evento mondiale e mondano organizzato dalla Biennale in Settembre.

Ma cos’è la Biennale? Questo ente statale organizza le grandi mostre Biennale Arte Biennale Architettura, Biennale Danza Biennale Musica Biennale Teatro e, appunto, Biennale Cinema, portando a Venezia il meglio della produzione contemporanea internazionale negli ambiti di competenza. Un’occasione imperdibile, sintomo di una vivacità culturale che non guarda solo alla tutela del passato ma si spinge a guardare l’orizzonte del contemporaneo fino ad arrivare ad immaginare il futuro. Un motivo in più per scegliere Venezia per il tuo corso di lingua e cultura italiana!

Ma a Venezia sopravvive anche un artigianato locale che è un motivo di attrazione e di curiosità per chi viene a studiare in Italia. I famosi tessuti di Rubelli e Jesurum e Fortuny sono sinonimo di qualità ed eleganza nel mondo, così come i già citati vetri prodotti a Murano dalle sapienti mani di artigiani che, nelle fornaci, soffiano vere e proprie magie di trasparenza ed eleganza con metodi antichissimi e segreti. Inoltre, sono presenti artigiani che lavorano le pelli, la carta, la foglia d’oro, mosaicisti e marmisti, intagliatori del legno in grado di produrre manualmente oggetti di squisita fattura e rara bellezza che rappresentano una tradizione secolare di competenza e qualità.

Venezia e l’arte, un capitolo difficile da affrontare in poche righe… Il patrimonio è veramente inesauribile, quadri sculture architetture sono ovunque, i moltissimi musei ospitano collezioni dove incontrare nomi quali Tiziano Tintoretto Bellini Giorgione Tiepolo e mille altri, architetture di Codussi, Longhena Palladio e di ignoti maestri di epoche precedenti, la sola Piazza San Marco, patrimonio dell’umanità, è un luogo dove si raccolgono quantità infinite di opere e manufatti, un luogo dove uno studente di arte o di italiano troverà l’occasione di immergersi in una dimensione temporale altra, come un viaggio nel tempo. La Basilica, il Palazzo Ducale, le Procuratie Vecchie e la Biblioteca Marciana, il Museo Correr, in uno spazio relativamente piccolo un concentrato di civiltà arte e cultura che non ha pari al mondo.

10 – LA VITA NOTTURNA

Ma Venezia è anche una città viva e frequentata da giovani. Con le sue due grandi Università, Ca’ Foscari e Architettura (IUAV), che portano a Venezia migliaia di studenti da tutt’Italia e dal mondo, la città offre una vita notturna molto divertente e dinamica, concentrata nelle zone di Campo Santa Margherita, di Rialto e di Cannaregio. Decine di locali dove trovarsi, conoscere nuove persone, trascorrere ore piacevoli all’aperto come in un grande salotto sotto le stelle, bevendo uno spritz e mangiando i ‘’cicchetti’’ tipici di Venezia, piccole tartine elegantemente preparate con prodotti a base di pesce o verdure. Aperti fino a tarda notte, questi locali o ‘’bacari’’ si prestano molto a permettere a chi ha scelto di studiare italiano all’Istituto Venezia di praticare la lingua con persone locali o con altri studenti provenienti da tutto il mondo che, oltre alle due Università, frequentano il conservatorio musicale Benedetto Marcello o l’Accademia di Belle Arti o i corsi teatrali del Teatro Goldoni o del Teatro l’Avogaria.

Per concludere, Venezia è una città a misura di tutti, più giovani o meno giovani, amanti dell’arte, della cultura, del cibo, della bellezza, una città che ha conservato un’atmosfera serena e sempre ricca di stimoli e suggestioni nella quale immergersi e perdersi come in uno dei molteplici racconti o film che qui sono stati scritti o girati e che hanno contribuito a fare di questa città uno dei luoghi più desiderati e sognati al mondo.

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